La nota politica

 

 

 

Perché l’Italia sia l’Italia

Il Capo dello Stato nell’esercizio delle sue funzioni per risolvere la crisi si è mostrato impeccabile. Mattarella ha consultato velocemente tutte le forze politiche e ha voluto un governo senza alcuna aggettivazione, un governo nel pieno delle sue funzioni che possa affrontare la grave situazione economica sociale finanziaria in cui versa il Paese. Le forze politiche di opposizione hanno declinato questo invito chiedendo il voto al più presto, tra queste fa eccezione forza Italia che ha parlato di opposizione ragionevole e costruttiva divaricando ancora una volta la propria posizione dagli alleati tradizionali della lega e fratelli d’Italia. La stessa direzione del Pd ha ritenuta interrotta la legislatura con il voto referendario e si attende la formulazione della nuova legge elettorale per andare al voto. Legge elettorale che in presenza di tre o più poli non potrà che essere per il bene dell’Italia una legge proporzionale. Il governo che l’onorevole Gentiloni ha formato è in continuità con il precedente ed anche in continuità con i gravi problemi del paese. I repubblicani da anni, stante la situazione di divario fra il nord e ll sud del Paese avevano chiesto l’istituzione di un ministero per il mezzogiorno dove realizzare una cabina di regia adatta a cercare soluzioni utili e devono riconoscere che questo è stato fatto. Certo le condizioni non sono le migliori perché questo ministero possa ottenere i risultati che avremmo sperato ottenesse. In questa situazione ai repubblicani tocca un compito arduo, riuscire a catalizzare quella opinione pubblica che ancora crede in un’Italia capace di essere una nazione di democrazia avanzata. Dovremo fare nel prossimo futuro ogni sforzo per trovare convergenze con cittadini, movimenti politici autonomi, movimenti politici locali, in modo da costituire un patto federativo repubblicano il cui manifesto dei valori è dettato dall’Italia e dall’Europa che abbiamo sempre voluto. Non sfugge a nessuno che c’è ancora bisogno di costruire una grande nazione dell’ Europea occidentale se vogliamo evitare di ritrovarci un’Italietta sperduta nel Mediterraneo.

Roma, 13 dicembre 2016